Vessata per anni. Picchiata, insultata, violentata. Trattata come se fosse una schiava, ma solo all’interno delle mura domestiche. Fuori, agli occhi di amici e parenti, doveva apparire tutto assolutamente normale. E di loro si diceva senza dubitare: «Ecco una bella coppia, una coppia perfetta». Ma lui, il marito, un uomo di sessant’anni, era tutto fuorchè ciò che appariva in pubblico.
«Quando tornava a casa – ha confessato la moglie di vent’anni più giovane di lui si trasformava compl etamente. Si ubriacava e poi se la prendeva con me, fino a ridurmi come una larva».
E dopo essere stata seviziata per più di dieci anni, Elena ( il nome è di fantasia), ha cercato di ribellarsi e di denunciare il marito- aguzzino. Le mancava il coraggio ed ogni mattina, mentre si recava a fare la spesa, passava almeno due volte davanti all’edificio che ospita il Commissariato San Donato. Si fermava per qualche istante, guardava le finestre, tentennava, ma poi se ne andava impaurita. A notarla, settimana dopo settimana, giorno dopo giorno, il piantone del presidio di polizia che ha intuito che quella « bella signora, forse, aveva qualcosa da dire».
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