Il calcolo è durato settimane, rallentato dalle pastoie burocratiche di decreti ed emendamenti. Ma a due giorni dalla seduta della giunta che dovrebbe approvare i conti del 2012 – in programma per domani mattina – il sindaco Piero Fassino e l’assessore al Bilancio Gianguido Passoni hanno infine comunicato le aliquote che il Comune di Torino intende applicare per il calcolo dell’Imu. E che si candidano a essere tra le più alte d’Italia, vedendo le previsioni e le delibere di altre grandi città come Milano, Roma e Napoli. Per le prime case, infatti, la proposta fatta ieri pomeriggio ai capigruppo della maggioranza è del 5,75 per mille, a fronte di una soglia massima del 6 per mille. Soglia record, invece, per le seconde case: 10,6 per mille, rispetto all’aliquota base del 7,6.
Una proposta, appunto. Perché la riunione tra il sindaco e la sua maggioranza è stato il primo atto di una seconda maratona, questa volta in commissione, che dovrà portare a un testo definitivo da far votare alla Sala Rossa entro il 30 giugno. «Nessuna decisione è stata presa in via definitiva – è stato in sostanza il discorso fatto da Fassino e Passoni -, ma l’importante è che al termine della discussione i saldi siano invariati».
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