La scomparsa di un bambino di due anni è stata denunciata dal padre ai carabinieri lo scorso 13 maggio. Il piccolo ha una vita breve ma già molto travagliata e per questo lo chiameremo con un nome inventato: Marco. La sparizione del bimbo è stata denunciata dal padre in un paese dell’alto Canavese ma in realtà è avvenuta a Chivasso. È qui infatti che Marco vive con la madre e la nonna, entrambe ucraine. Il padre, invece, si è trasferito in un piccolo centro non lontano da Ivrea, dopo un’ordinanza del tribunale che gli impone precise limitazioni nella frequentazione del figlio e della sua famiglia.
La storia di Marco, come intuibile, è simile a quella di tanti altri bambini nati in famiglie con precise difficoltà. In questo caso ci sono delle denunce di maltrattamenti contro il padre del piccolo, con la conseguente decisione del giudice di imporre delle date ben precise in cui i due si possono incontrare. Proprio con l’av vicinarsi di una di queste, il padre di Marco ha provato a contattare l’ex compagna ma non ha avuto successo. Dai successivi controlli è così emerso che da Chivasso sono spariti tutti: bimbo, madre e nonna. Inevitabile quindi la successiva denuncia ai carabinieri.
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