Ci sarebbe stato un corto circuito alla base dell’incendio che giovedì pomeriggio ha devastato il tetto di un palazzo in corso Re Umberto e distrutto una decina di mansarde, costringendo un centinaio di residenti a passare la notte in strada dopo l’evacuazione della struttura, considerata inagibile. A fornire un primo provvisorio responso sulle cause del rogo sono stati i consulenti dei due magistrati titolari del fascicolo, il procuratore Raffaele Guariniello e il sostituto Sara Panelli. I magistrati, tuttavia, starebbero indagando anche su eventuali ritardi nei soccorsi. Soccorsi che sarebbero giunti sul posto circa due ore e mezzo dopo la prima telefonata con richiesta di intervento.
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