Un grande boato, un’auto che salta per aria, una scuola devastata. Sono questi gli effetti della bomba piazzata la scorsa notte su una Bmw X6 parcheggiata in via Pesaro. Un ordigno rudimentale ma dagli effetti devastanti: undici aule dell’alberghiero Beccari inagibili, il porticato dell’edificio semidistrutto e frammenti dell’auto scagliati ovunque nel raggio di decine di metri, tanto che il parabrezza ha danneggiato il tetto di un edificio vicino.
UN ORDIGNO MOLTO POTENTE
«Erano le 3.30 quando mi ha svegliato un boato enorme». Fabio Versaci è un consigliere del Movimento 5 Stelle in circoscrizione 7 e abita a 150 metri dal luogo dell’esplosione. «Ma lo spostamento d’aria è stato tale che mi ha aperto le finestre anche a questa distanza – racconta -. In questa zona c’è anche un problema di sicurezza, in passato hanno dato fuoco ad altre auto ma non ho mai visto nulla del genere». Anche perché questa volta non si è trattato di un “semplice” piromane. Secondo i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia Oltre Dora, incaricati delle indagini, un’esplosione simile è stata per forza innescata da una bomba, anche se non sono state trovate tracce né dell’esplosivo né dell’innesco. Impossibile che il solo serbatoio della Bmw, anche se pieno di gasolio, possa aver causato una deflagrazione tanto devastante: i militari ritengono che si sia trattato di un ordigno artigianale ma molto potente. Non una semplice bomba carta, insomma. Alcuni frammenti giudicati interessanti sono stati inviati al Ris di Parma per gli esami del caso.
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