È solo questione di tempo. Perché nonostante le proteste, gli allarmi del Viminale, le preoccupazioni per il rischio di infiltrazioni terroristiche, la Tav « è un’opera essenziale alla quale entrambi siamo molto partecipi». «E poi – ha aggiunto il sindaco di Lione, Gerard Collomb – il vostro premier Mario Monti si è impegnato a continuare a lavorare per l’opera. Per noi, né nella mia città né nel resto della regione, i lavori sono stati mai un problema. A manifestare da queste parti sono solo gli italiani, senza per altro trovare appoggio». Solo questione di tempo, appunto. Tanto che Torino e Lione si portano avanti avvicinando i due versanti delle Alpi con un nuovo accordo di partnership sottoscritto ieri mattina dallo stesso Collomb e dal sindaco Piero Fassino. Un patto a 360 gradi che attraverso i bandi di Smart Cities, la cultura e le trasformazioni urbanistiche «leghino ancora di più due città da sempre vicine, con una storia molto simile, e che in futuro avranno molto da realizzare insieme».
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