«Sì è vero, mi sono inventata tutto. Non sono stata rapita e neanche rapinata». È crollata ieri pomeriggio, dopo un lungo interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Chivasso, la 30enne che martedì mattina era stata ritrovata legata e apparentemente stordita nella sua automobile parcheggiata in una stradina di campagna a San Benigno. La donna, notata da un ciclista intorno alle 10.30, era stata subito soccorsa dal 118 e dai carabinieri, ai quali aveva raccontato di essere stata aggredita poco dopo le 8 davanti al negozio di Settimo in cui lavora. «Ero appena scesa dall’auto – aveva spiegato confusamente – quando qualcuno mi ha colpito alla testa. Mi sono risvegliata qui, non so cosa mi sia successo in queste due ore».
Fin da subito, il suo racconto non aveva convinto i militari della compagnia di Chivasso. Troppi i particolari che non tornavano, a partire dal fatto che la 30enne non aveva ferite di alcun tipo alla testa o altri segni di violenza. Difficile da decifrare anche il movente, visto che la donna non era stata neanche rapinata. Il presunto rapimento, inoltre, faceva seguito a una rapina che la ragazza aveva denunciato di aver subito giovedì scorso, sempre davanti al negozio di Settimo dove, aveva raccontato, era stata aggredita da un rapinatore con il volto nascosto da un cappellino che l’aveva colpita al viso con un pugno per rubarle 100 euro.
Ma era tutto finto, tutto inventato: sia il rapimento di martedì che la rapina di giovedì. « Attraverso un periodo molto complicato della mia vita – ha detto in lacrime agli investigatori -. Mi sento depressa e la situazione sentimentale non è delle migliori. Anzi è pessima. Ho fatto tutto questo per attirare l’attenzione del mio fidanzato con il quale litigo in continuazione. Ho fatto tutto da sola e solo per riconquistare il mio fidanzato», ha confessato la donna ieri pomeriggio, confermando i sospetti dei carabinieri che il giorno prima già avevano raccolto una testimonianza moto simile proprio dal compagno della 30enne. La donna è quindi stata denunciata per procurato allarme e simulazione di reato.