Un messaggio sul telefonino, l’ultimo, per dirle quanto l’amasse. Poi il viaggio, in auto, sotto casa di lei, il luogo scelto per farla finita tra le fiamme. Pierluigi B., pensionato di 64 anni che lavorava saltuariamente come elettricista, è morto ieri pomeriggio al Cto: aveva il corpo coperto per il 98 per cento da profonde ustioni. Erano le tre di notte quando ha lasciato la sua casa di via Vittorio Emanuele a Chieri e, a bordo della sua Fiat Panda, ha raggiunto il piazzale di fronte alle case popolari di via Monti.
Il racconto della sua tragica fine è terribile. Per una tragica coincidenza, una delle prime persone ad accorgersi di tutto è proprio la figlia della sua ex convivente: dalla finestra del bagno, vede l’utilitaria avvolta dalle fiamme e, lì accanto, un uomo ridotto ormai a una torcia umana. La giovane chiama la madre: insieme, assistono al rogo, sentono Pierluigi urlare «Voglio morire», sentono l’esplosione che sventra la Panda. Qualcuno scende per aiutarlo. Poi, le sirene delle ambulanze chiamate dai vicini e dei carabinieri. La Croce Rossa di Chieri lo trasporta prima all’ospedale Maggiore poi al Cto di Torino, dove muore intorno alle 14.
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