Prodotti alimentari già scaduti, anche da dieci anni, ma venduti come freschi. Accadeva alla Salpi-Ristor di Collegno, azienda di surgelati con sede a Collegno. Ieri mattina i cinque amministratori della società sono stati condannati dal tribunale di Torino. Tribunale che ha pure accordato una provvisionale pari a 10mila euro a Slow Food e all’Unione Consumatori, entrambi parti civili. «È il primo caso in Italia – hanno commentato al termine del processo gli avvocati Alessandro Lamacchia e Stefano Cavallito, legali di Slow Food – in cui un giudice riconosce un risarcimento per la lesione del valore del buon mangiare».
I giudici torinesi hanno inflitto una pena di tre anni e quattro mesi di carcere a Laura Formaggio, tre anni di reclusione sono stati comminati a Bruno Bianco, due anni e dieci mesi di reclusione è la pena inflitta ad Anna Francone, Simonetta Vallese è stata condannata a due anni, un anno e sette mesi di carcere, infine, sono stati inflitti a Gianfranco Formaggio. I cinque imputati, tutti amministratori dell’azienda finita sotto processo, erano accusati, a vario titolo, dei reati di frode in commercio e commercio di sostanze pericolose per la salute. Il pubblico ministero Elisa Buffa aveva chiesto pene comprese tra il due e i quattro anni di reclusione.
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