In tempi di bilanci all’osso e tagli su ogni possibile voce di spesa ritenuta superflua o non strettamente necessaria, c’è un capitolo del bilancio comunale che, negli ultimi due anni, sembra non aver conosciuto crisi: la gestione dei campi nomadi regolari, secondo quanto riferito dalla stessa amministrazione in risposta alle interpellanze presentate dall’opposizione. Acqua, luce, riscaldamento, manutenzione ordinaria e straordinaria, pulizia, derattizzazione, disinfestazione, mediazione culturale e servizi sociali. Voci di spesa in capo alla collettività che hanno superato di parecchio i 3 milioni di euro tra 2010 e 2011.
Per la precisione, il totale calcolato sulla base dei dati forniti da Palazzo Civico si ferma a 2.848.228 euro, ai quali vanno aggiunti i costi delle utenze di luce e acqua relative al secondo semestre e agli ultimi nove mesi del 2011 di alcuni insediamenti, oltre alla spesa per il riscaldamento dei locali comuni del campo di via Germagnano. Cifre non ancora pervenute o messe a bilancio da Palazzo Civico e stimabili in ulteriori 300mila euro.
L’articolo di Enrico Romanetto e altri particolari su CronacaQui in edicola il 19 aprile