Sono i «nuovi poveri», come li definisce l’arcivescovo Cesare Nosiglia. E sono 300mila solo in Piemonte, molti vittime della crisi degli ultimi anni: disoccupati ( 163mila secondo l’ultima rilevazione Istat), flebilmente tutelati dagli ammortizzatori sociali – sono 55mila fra cassintegrati in deroga o con la cassa straordinaria oppure in mobilità, un affare che riguarda altre 45mila persone. Ieri Curia e Regione ne hanno parlato a lungo, durante la mattinata che Nosiglia ha passato negli uffici dell’assessorato al Lavoro con il governatore Roberto Cota e la titolare delle deleghe Claudia Porchietto.
Una serie di incontri con i dirigenti per capire come le due istituzioni possano collaborare, «fare squadra» per affrontare meglio la situazione e aiutare in primo luogo i giovani. Non sarà l’ultimo vertice: presto i funzionari di via Magenta ricambieranno la visita ai parroci torinesi per spiegare loro tutte le iniziative messe in campo dalla Regione, dall’orientamento scolastico, al piano giovani, alle misure sull’apprendistato, al microcredito. L’obiettivo, spiega Porchietto, è creare una sinergia che consenta di comunicare a una platea più ampia possibile i provvedimenti avviati, attraverso la rete della Pastorale regionale del lavoro. Con lo stesso spirito, la Giunta di piazza Castello si appresta a siglare un protocollo con i gestori dei grandi centri commerciali.
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