Un gruppo di studenti No Tav ha bloccato l’autostrada A32 per Bardonecchia all’altezza di Chianocco, ammassando masserizie. Altri gruppi di contestatori stanno organizzando proteste nei boschi attorno al cantiere di Chiomonte.
Verso mezzogiorno, intanto, sono terminate le procedure per l’esproprio dei terreni. Operazioni che si sono svolte in un clima invernale, in campi e boschi coperti dalla neve caduta nella notte e tra il fango causato dalla pioggia dei giorni scorsi. Sotto la neve hanno passato la notte alcuni attivisti No Tav, in ricoveri di fortuna sui sentieri che portano all’area recintata del cantiere. La scorsa notte a Bardonecchia, una trentina di chilometri sopra Chiomonte, sono caduti 30-40 cm di neve che hanno reso difficile anche il traffico stradale.
L’accesso all’area del cantiere è sorvegliato dalle forze dell’ordine: lo si raggiunge percorrendo una stretta serpentina ricavata dalla disposizione di alcune poderose strutture in ferro e cemento armato chiamate betafence. Numerosi simpatizzanti No Tav protestano scandendo slogan. In tutta l’area del cantiere è da ieri vietato l’ingresso e il transito sulla base di un’ordinanza del Prefetto di Torino; l’ordinanza resterà in vigore fino a lunedì.
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