Susa «Sarà düra», ripete sotto la pioggia il leader dei No Tav Alberto Perino. Poi arriva la neve, la temperatura è prossima allo zero e si capisce subito che la fiaccolata (prevista per ieri sera) non sarà come la si immaginava. Nessuno, però, sembra voler rinunciare alla “passeggiata” alle reti del cantiere prima dello scadere della mezzanotte. Cioè prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza del prefetto Alberto Di Pace che vieta a chiunque di avvicinarsi alla Maddalena, pena l’arresto. Ma la passeggiata la fanno in pochi, non più di 200 persone e qualcuno sotto l’ombrello accende la fiaccola.
L’appuntamento vero è per oggi, alle cinque del mattino. Per una manifestazione di protesta contro gli espropri dei terreni. Un corteo partirà da Giaglione e tenterà di presidiare un’area, ancora non recintata. Altri si troveranno a Chiomonte davanti alla centrale elettrica.
Proprio lì, alle 9, sono stati convocati i 60 proprietari dei terreni che oggi saranno espropriati. «Li faremo entrare – spiegano da Ltf – e li trasferiremo a bordo di un pulmino sui terreni. Non pensiamo che la procedura durerà a lungo. In condizioni di normalità si potrebbe concludere tutto in tre – quattro ore, perché non si tratta di espropri ma di occupazione temporanea ».
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