Avrebbero eseguito un trapianto di cuore allo scopo di occultare un grave errore commesso durante un intervento “di routine” per la sostituzione di una valvola aortica, dopo di che avrebbero manomesso i documenti raccolti nella cartella clinica della paziente. Ieri mattina sono stati rinviati a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare Lucilla Raffaelli. A dibattimento, il prossimo ottobre, andranno il primario di cardiochirurgia dell’ospedale Molinette di Torino, Mauro Rinaldi, il suo assistente Massimo Boffini e l’anestesista Daniela Pasero. I tre medici dovranno rispondere, a vario titolo, di omicidio preterintenzionale, frode processuale e falso ideologico.
Il caso affrontato in tribunale è quello riguardante la morte di Pasqualina Amodeo, di 67 anni. Secondo il procuratore aggiunto Andrea Beconi e i due pubblici ministeri Paolo Toso e Paola Stupino, durante la prima operazione alla quale venne sottoposta l’anziana donna, il 22 maggio 2008, Boffini avrebbe occluso per errore l’arteria coronarica sinistra della paziente. La donna, che dopo quel primo intervento entrò in una situazione di coma irreversibile, venne successivamente sottoposta ad altri cinque interventi chirurgici, tra i quali anche un trapianto di cuore allo scopo – stando, per lo meno, a quanto sostenuto finora in aula dalla pubblica accusa – di occultare l’errore commesso durante la prima operazione eseguita dall’équipe medica.
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