È tornato a crescere per la prima volta dopo la tragedia della ThyssenKrupp il numero delle vittime del lavoro in Piemonte. Secondo l’ultimo rapporto disponibile dell’Inail, il bilancio 2010 degli incidenti conta 75 decessi, oltre uno alla settimana, in aumento di ben il 34 per cento rispetto ai 56 dell’anno precedente. La cronaca degli ultimi giorni è spietata. Solo a marzo, nel torinese, sono morti quattro lavoratori: l’8 del mese Salvatore Parco, geologo di 35 anni, è stato travolto da un tir insieme all’operaio Alfredo Cionfoli, di 42 anni mentre lavoravano in un cantiere sull’autostrada Torino-Aosta. Un loro collega è rimasto ferito. Il 23 marzo ha perso la vita Alfonso Chirichiello, autista 51enne rimasto folgorato sulla gru che stava guidando in un cantiere di Chivasso, dopo aver toccato un cavo dell’alta tensione. Lunedì infine, è deceduto Gheoghita Remus Feghiu, anch’egli di 51 anni, schiacciato a Rivara da un’auto sfuggita al “ragno” che stava manovrando.
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