Spunta un terzo uomo nell’intricata vicenda Musy, vittima di quella che nelle intenzioni dello sparatore doveva essere un’esecuzione. Un uomo, forse il “super testimone” che gli investigatori cercano da giorni. La sua immagine comparirebbe nitida nei fotogrammi dei video ripresi dalle telecamere di sicurezza di banche ed esercizi commerciali che hanno “seguito” il percorso del killer da via Barbaroux fino in piazza Statuto. Un video che per ora resta riservato, nelle mani degli inquirenti che non intendono renderlo pubblico. Filmati che sono stati fatti visionare solo ed esclusivamente ad amici e parenti della vittima, per tentare l’identificazione del sicario e di altre persone che il 21 marzo si trovavano nei pressi della casa di Musy.
Dunque si aprirebbe un nuovo spiraglio che confermerebbe come la vittima designata fosse proprio il consigliere comunale dell’Udc e non altri. «Su questo non abbiamo dubbi » , conferma lo stesso questore Aldo Faraoni che ieri ha parlato a lungo con il capo della Mobile Luigi Silipo e con alcuni dirigenti Digos: «Abbiamo fatto il punto della situazione per comprendere se ora sia il caso di privilegiare con decisione una pista».
Faraoni è convinto: «Aspetti privati della vita di Musy e, in modo particolare, alcuni che riguardano la sua professione, sono sotto la lente di ingrandimento ».
Senza trascurare, ha aggiunto un dirigente della Digos, «la sua attività politica. Escludiamo il movente terroristico, ma non quello relativo alla sua atti- vità di consigliere comunale ». Si pensa a qualcuno che possa essersi sentito «danneggiato o tradito» dal professore e per questo abbia pianificato la sua eliminazione.
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