Chi ha sparato ad Alberto Musy voleva ucciderlo. E probabilmente, prima di fuggire con un casco in testa e allontanarsi dal cortile di via Barbaroux a Torino credeva di averlo fatto. La ferita alla testa – ha stabilito ieri il medico legale Roberto Testi – che impedisce ai medici di sciogliere la prognosi, infatti, è stata provocata da un proiettile, e non da una caduta. Un proiettile che ha colpito il consigliere comunale Udc di striscio. Chi lo ha esploso, probabilmente, pensava fosse andato a segno. Resta comunque da stabilire quale fosse il movente del killer. E al momento tutte le ipotesi restano aperte.
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