«Questa storia finirà presto». Sono le parole che Paolo Bosusco ha affidato al cuoco indiano liberato dai maoisti due giorni dopo il rapimento. A Santosh Moharana la guida di Condove ha chiesto di tranquillizzare il padre e assicurare che «non c’è pericoloalcuno ». «Quando ci hanno presi – ha detto il cuoco – Paolo ha cercato, parlando la lingua locale, di convincere i guerriglieri a lasciarci andare tutti, perchè che non stavamo facendo nulla di male; ma è stato inutile. Così, dopo avermi abbracciato, mi ha detto di rassicurare suo padre e di fargli sapere che questa storia finirà presto.
Non ha potuto aggiungere altro, perché è stato portato via insieme con Claudio e io non ho più avuto modo di vederlo. Comunque non ci trattavano male, considerando la condizione dell’ostaggio: non ci sono state violenze». E che Paolo Bosusco e Claudio Colangelo, stiano bene, ieri lo hanno detto anche i ribelli: «Vengono dati loro cibo e altre cose, non hanno alcun problema», ha detto il leader dei militanti Sunil Sabiryasachi Panda in una registrazione inviata ai media indiani. Ma sempre ieri, posticipando la scadenza dell’ultimatum di altre 24 ore, i rapitori avrebbero minacciato, se le loro richieste non saranno accolte, di consegnare gli italiani ad altri ribelli nel vicino stato del Chattisgargh e questo, secondo fonti diplomatiche, complicherebbe ulteriormente la situazione.
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