È un febbraio davvero nero quello del Lingotto, che in Europa viaggia a velocità quasi dimezzata rispetto a un mercato che dall’anno scorso ha perso il 9,2%. Per il gruppo Fiat, infatti, dopo il -15,9% accusato a gennaio, le vendite sono crollate del 16,5% a 66.249 unità, con una quota di mercato in calo al 7,2% dal 7,8% dello stesso mese del 2011. Peggio nel vecchio continente hanno fatto soltanto Renault (-23,7%) e Psa Peugeot Citroën (-16,5%), trascinate verso il basso dal tracollo delle immatricolazioni in Francia.
Il Lingotto ha attribuito la flessione in Europa alle perdite di produzione e quindi di vendite, pari a 20.000 unità, provocate dallo sciopero delle bisarche e ha stimato un impatto negativo di circa il 10% sulle quote di mercato del mese di marzo in Italia e all’estero. Ieri gli stabilimenti di Melfi e Pomigliano, dove si produce la nuova Panda, sono rimasti chiusi perché i piazzali sono pieni di auto e oggi, tra bisarche e cassa integrazione, nessuna fabbrica lavorerà (Mirafiori e Melfi saranno ferme per cassa).
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