La strada degli azzurri in Sudafrica è un po’ meno in salita. Dobbiamo ringraziare Nuova Zelnada e Slovenia, incapaci di superarsi. Regna l’ottimismo, insomma. E Marcello Lippi è soddisfatto, nonostante tutto. Nonostante il deludente pareggio al l’esordio contro il Paraguay: «Personalmente sono molto contento della crescita della squadra – dice – specie dal punto di vista atletico. E cresceremo ancora, da tutti i punti di vista. Miglioreranno anche gli elementi che sono parsi più in difficoltà». Lippi non fa nomi ma il riferimento a Mrachisio è automatico: «Non è un rifinitore come Sneijder o Van der Vaart. A lui chiedo pressing sul portatore di palla avversario e inserimenti a sorpresa come faceva Perrotta». Un inizio con il freno a mano tirato non toglie il sorriso alla truppa azzurra che ha un obiettivo dichiarato, ripetere l’impresa del 2006: «A me è piaciuta la convinzione con cui abbiamo affrontato il primo impegno. Abbiamo ancora più fiducia. È andata meglio di 4 anni fa quando con il Ghana rischiammo tantissimo ». Nonostante lo scetticismo di molti la Nazionale va di moda e gli oltre 19 milioni di telespettatori incollati alla tv per l’esordio Mondiale di Cannavaro e compagni ne è una controprova: «È un dato che ci conforta. Ne siamo contenti e speriamo di ripagarli regalando loro grandi soddisfazioni. Peccato solo che qui ci siano pochi tifosi azzurri sugli spalti». E se c’è chi tifa contro, come radio Padania, poco importa: «Non mi interessa per nulla». L’inizio difficile sembra una costante per le grandi: «Non parliamo di mondiale mediocre. Tutto rientra nella norma. Tra le sorprese positive – conclude il ct – mi hanno favorevolmente impressionato Corea del Sud e Giappone, organizzate con una grande condizione atletica».[s.c.]