La Venaria Reale vola in Cina e si propone come modello internazionale di progetto di restauro. La Reggia sabauda torinese sarà presente al World Export 2010 di Shanghai, in programma fino al 31 ottobre prossimo, scelta insieme con altre quattro realtà italiane, il Teatro La Scala di Milano, la Torre di Pisa, la Basilica di San Francesco d’Assisi e il Colosseo di Roma, a rappresentare l’eccel lenza del nostro paese in tema di recupero e conservazione del patrimonio storico e artistico. Nel corso del Forum Tecnologia e Beni Culturali che si terrà giovedì e venerdì prossimo nel padiglione italiano dell’Expo di Oriente, verrà illustrata, alla presenza dei dirigenti del ministero della Cultura della Repubblica Cinese, l’unicità di un progetto riconosciuto ad oggi come il più importante progetto europeo di restauro e valorizzazione di un complesso architettonico e dell’area circostante. «Un restauro che non ha eguali in Italia – spiega Francesco Pernice, già sovrintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte e ora conservatore capo della Venaria Reale – perché ha riguardato non solo la Reggia ma l’intero territorio e ha avuto riflessi positivi sul commercio, sull’ambiente, sul paesaggio, sulla società». Un’esperienza, quella della Venaria, che ha cambiato il modo di progettare in Italia e ha inciso soprattutto in termini economici. «Abbiamo abbattuto i costi del restauro del 50 per cento – è ancora Pernice – abbiamo creato posti di lavoro diretti e indiretti, 300 gli operai impegnati giornalmente, 800 i tecnici, 500 le persone che lavorano alla Reggia. Abbiamo messo in concorrenza grandi aziende italiane ed estere, utilizzato nuove tecnologie, realizzato nuovi materiali, come il rivestimento per le pareti, il marmorino, oggi diventato meno caro perché prodotto su scala industriale ». Costato circa 300 milioni di euro, il restauro della Venaria Reale ha riguardato, negli oltre dieci anni di interventi, 250 mila metriquadri di superficie edificata e 800 mila metri quadri di terreno, recuperati al degrado da Prorestauro Italia, associazione che riunisce oltre 50 imprese nazionali specializzate nel settore. « La presenza della Venaria all’Expo di Shanghai – commenta l’assessore regionale al Commercio William Casoni traccia il solco di quella che sarà la tendenza di questa amministrazione: mettere in rete e valorizzare le eccellenze del territorio. Attraverso la sinergia tra pubblico e privato, cultura e impresa, possiamo presentarci al mondo come esempio di professionalità ed efficienza ». Intanto è stato annunciato che al Lingotto Fiere di Torino si terrà nel prossimo autunno, dal 1° al 3 ottobre, “Dna Italia”, il primo salone italiano interamente dedicato alle tecniche, tecnologie e metodologie per la conoscenza, fruizione e gestione del patrimonio culturale.Luigina Moretti