Si attendeva Del Piero, ma lui non è arrivato. Ieri, al processo di Calciopoli 2 in corso di svolgimento a Napoli, doveva essere il giorno del capitano della Juventus, ma il giocatore è rimasto a Torino perché non ha ricevuto alcuna notifica. Nella giornata dei tanti «non ricordo», il numero 10 bianconero non si è presentato al cospetto del giudice Teresa Caloria e con ogni probabilità verrà sentito nelle prossime udienze. C’erano invece il laziale Ledesma, ai tempi dei fatti in forza al Lecce, e il milanista Nesta. Ledesma ha parlato di un Lecce- Juventus dalle condizioni avverse, giocato al limite della praticabilità: «Il campo era pesante ma nessuno chiese di interrompere la partita. Il campo pesante non favoriva la Juve». L’ex difensore della nazionale è stato invece interrogato su cartellini gialli, diffide e partite che valevano lo scudetto: «Io mi ricordo a malapena quel campionato, figuratevi le diffide. Comunque De Santis non mi ammonì per Fiorentina-Milan e giocai la sfida scudetto contro la Juve». In aula si è presentato anche l’ex arbitro Roberto Rosetti: «Non ho mai ricevuto pressioni dai designatori – ha detto il fischietto torinese -. L’errore sul fallo di mano di Zauri in LazioFiorentina? Io ho visto la testa, non la mano. Nell’intervallo mi disse che era stato involontario e in campo se ne accorse solo Chiellini». Il processo riprenderà la prossima settimana, martedì 19, e potrebbe essere proprio quello il giorno di Del Piero. C’è grande attesa anche per la decisione sull’acquisizione delle nuove telefonate, tra le quali spiccano quelle più importanti riguardanti l’Inter.[m.a.]