Pavel Nedved prepara il suo grande ritorno all’interno della famiglia Juventus: Domenica sera in fondo ha partecipato anche lui al Derby d’Italia contro l’Inter. Era a bordo campo, a colloquio con il presidente, ed amico, Andrea Agnelli e con il compagno di mille battaglie Alessandro Del Piero. A fine mese assumerà ufficialmente la carica da dirigente. Una nuova carriera a servizio della Juve. Sarà una sorta di «super team manager», in grado di portare la sua personalissima dose di grinta e determinazione, il suo spirito che lo ha presto trasformato in indimenticato idolo bianconero. E, visto il rapporto personale che li lega, cementato grazie alla comune passione per il golf, rappresenterà un preziosissimo consigliere personale per Andrea Agnelli. Il diretto interessato per il momento non si sbilancia: «Per il momento posso dire solo che il presidente è un mio amico e che l’invito alla partita mi ha fatto un immenso piacere. Vedremo cosa succederà». Ma il rientro della Furia Ceca è ormai scontato. Quando aveva smesso con la Juve per un attimo aveva pensato di chiudere con un altro anno di calcio giocato. La proposta dell’Inter era stata concreta ma lui aveva detto di no per il troppo rispetto che prova per il mondo bianconero. Domenica sera la sua seconda vita juventina è idealmente iniziata proprio contro i nerazzurri. Scherzi del destino, come quelli che vogliono che il nuovo idolo della gente bianconera sia proprio quello che in molti considerano l’erede di Pavel Nedved, Milos Krasic: «Mi assomiglia? Non lo so – ha risposto a chi glielo ha chiesto sul prato di San Siro – dovete dirlo voi. Una cosa però è certa. È molto forte e questo è ciò che conta davvero».[s.c.]