La notizia è fresca e interesserà certamente quanti, e sono moltissimi, seguono le sorti del calcio a 5. A due anni dalla collaborazione fra il Torino e il Ciriè, Torino Cesana e Sporting Rosta, le due società subalpine che hanno disputato l’ultimo campionato di serie B, hanno deciso di unire i loro destini, per diventare sostanzialmente una realtà sola.ROSTA TORINO AL VIANon la si può definire fusione, perché rimarranno in piedi le due matricole, anche se gli effetti non si discosteranno da quel tipo di soluzione. «Ne parlavamo da un mese spiega Giuseppe Mirisola, presidente del Rosta, – e lunedì mi sono incontrato con Emanuele Buonomo ed Emiliano Bessone, presidente e responsabile marketing del Torino, e con Luca Pirronti, il nostro segretario, per trovare un accordo». Tutti e quattro verranno coinvolti nella nuova avventura. Il direttivo sarà definito nel dettaglio entro la fine di questa settimana, ma già si sa che Mirisola sarà il presidente e Buonomo il vicepresidente del Rosta Torino. Il club avrà la prima squadra in B e potrà contare su un settore giovanile che comprenderà Giovanissimi, Allievi, Juniores e Under 21 e sul team femminile.SPORTING IN C2In C2 militerà invece lo Sporting Rosta, che accoglierà una compagine già esistente in categoria e fungerà da satellite cui appoggiare gli atleti non ancora pronti per disputare la terza serie. Non faranno parte del progetto Marco Gioana e Alessandro Minetti, che dello Sporting sono stati il dg, e poi anche il tecnico, e il direttore marketing. Si è chiamato fuori, almeno per il momento anche Beppe Visconti, uno dei protagonisti, in veste di allenatore-giocatore, della cavalcata del Torino fino al secondo turno dei playoff promozione. «Ho bisogno di staccare la spina per un po’ – afferma il coach – e magari anche di trovare nuovi stimoli».LARGO AI GIOVANINon è stato ancora ufficializzato, ma il tecnico in B dovrebbe essere Pierfrancesco Nizza. La ratio della nascita del Rosta Torino è facilmente individuabile: in momenti di contingenza economica difficile, i problemi si affrontano meglio in due, mettendo insieme le migliori risorse a propria disposizione. «Punteremo – sottolinea Mirisola su un gruppo in grande prevalenza italiano, che avrà come obiettivo il raggiungimento di una salvezza tranquilla. Cercheremo di fare crescere i nostri giovani, che speriamo possano rappresentare, in prospettiva, lo zoccolo duro della squadra, su cui innestare qualche uomo di esperienza ». In B nella stagione 20102011 ci sarà anche una seconda torinese, il Crd, neopromosso dalla C1.