Anziani e disabili sempre più stretti nella morsa dei tempi lumaca della sanità. Basti pensare che i pazienti in “codice rosso” aspettano tre mesi per essere curati a casa, e questo vale per l’Asl To1 che per l’Asl To2. Crescono a dismisura le liste di attese di chi chiede, magari da un letto di ospedale, un posto in una Rsa. E aumentano i tempi di attesa anche per chi chiede di essere curato a casa. Anche sul fronte della disabilità la situazione è peggiorata rispetto soltanto all’anno scorso: aumentano i posti occupati in residenze e le richieste di cure a casa. Dai vertici delle Asl torinesi 1 e 2 il grido è di allarme. «La popolazione anziana aumenta e con lei anche le patologie da curare. Anche i disabili chiedono sempre più risposte. Siamo noi ora a chiedere un aiuto alle istituzioni». I numeri d’altra parte parlano chiaro: oltre 10mila anziani sono nelle liste d’attesa delle Asl.
Secondo i dati dell’Asl To1 (al 30 giugno 2011) sono 1.493 gli anziani non autosufficienti in lista di attesa per ottenere un posto in una struttura residenziale e 1.527 gli anziani che in una Rsa ci sono attualmente. «A questi 1.527 pazienti – spiega la dottoressa Alba Baratta – si vanno ad aggiungere altri 46, che sono i posti letto che l’ospedale Molinette ha garantito al presidio Valletta per i casi che hanno la massima priorità».
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