LA MAXISTANGATA
Nel corso delle indagini, i “baschi verdi” di Lanzo hanno inoltre scoperto che l’impresa ispezionata impiegava ben 13 dipendenti completamente in nero e mai assunti e 22 lavoratori assunti irregolarmente. I compensi elargiti dal datore di lavoro senza versamento dei contributi sono stati quantificati in circa 220.000 euro. Inevitabilmente pesanti le conseguenze a carico dell’azienda; infatti, oltre al recupero delle imposte evase, dovranno essere sanate le posizioni lavorative pregresse, con versamento dei relativi contributi e della maxi-sanzione sul lavoro, che vista l’entità delle retribuzioni e il numero dei lavoratori irregolari sfiora i 740.000 euro. Gli interventi della Finanza si inquadrano nelle consueta attività di servizio orientata, in questo caso, alla tutela degli interessi delle imprese che quotidianamente operano nella legalità, attraverso la prevenzione e la repressione di ogni forma di concorrenza sleale come quella dell’utilizzo di manodopera in nero.