Una colonia felina pressoché dimezzata da una mano crudele che non ha ancora né un volto né un nome. Dei circa quaranta mici tra corso Orbassano e corso Tazzoli, a Torino, ne sono rimasta poco più che una decina. Scomparsi, in alcuni casi, oppure brutalmente uccisi. A raccontarlo è Angelo, l’uomo che da due anni si sta prendendo cura degli amici a quattro zampe. Cercando loro un posto dove poter stare tranquilli. Sì perché attualmente i gatti vivono a ridosso di aree private, tra il cortile di un asilo e alcune officine. Una presenza scomoda per molti. «Non proprio il posto ideale – spiega Angelo -. Nessuno è contento di questa situazione, io per primo sono convinto che sia necessario un cambiamento ». In due anni l’uomo ha trovato numerosi gatti morti. Un micio è stato trovato mutilato con una lama, altri avvelenati. E non sono nemmeno mancate le intimidazioni, come la coscia di maiale con il fiocco rosso che qualcuno gli ha fatto trovare dentro una bacinella. O la lama fatta recapitare dentro una cuccia. Quasi a consigliargli di cambiare aria, quanto prima. «È dal mese di agosto del 2014 che denuncio questi ritrovamenti all’ufficio tutela animale – continua Angelo -. Ho richiesto al canile municipale l’autopsia e non ho ottenuto risposta, anzi le sparizioni sono aumentate. E io chiedo solo al Comune di aiutarmi a spostare i gatti rimasti». Ma quei pochi che ancora girano tra le auto sono diffidenti, hanno paura dell’uomo, e difficilmente si fanno prendere. Il rischio, insomma, è che i loro carnefici possano continuare ad avere gioco facile. Mietendo altre innocenti vittime.