Si fingevano agenti assicurativi o finanzieri per carpire la fiducia degli anziani e poi derubarli. Ieri mattina gli agenti della squadra mobile della Questura di Torino hanno eseguito un’ordinanza emessa dalla Procura di Milano e hanno arrestato nove zingari sinti accusati di 53 truffe ai danni degli anziani. Gli zingari utilizzavano come base operativa i campi nomadi di corso Unione Sovietica e di corso Ferrara da dove partivano per truffare gli anziani soprattutto a Milano e in altri comuni della Lombardia, ma anche in altre zone del Nord Italia.
Durante la perquisizione i poliziotti hanno recuperato quattro pistole semiautomatiche, di cui tre sicuramente rubate, che erano state nascoste in una cabina dell’Enel collocata fuori dal campo. I parenti dei sinti, tutti appartenenti alla famiglia Vailatti, hanno protestato sotto l’ingresso della Questura di via Grattoni contro l’arresto degli zingari che nel pomeriggio sono stati trasferiti nel carcere di Vercelli. «Mia figlia – ha spiegato una zingara ai cronisti – è malata di tumore ma è stata ugualmente arrestata dalla polizia. Continuano a prendersela con noi, ma in Italia rubano tutti, compresi i politici che dovrebbero dare il buon esempio».
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