Alberi abbattuti, muri crollati, allagamenti, voragini e detriti ovunque. La settimana è iniziata con una nuova conta dei danni dopo il violento nubifragio che sabato sera si è abbattuto sulla città. L’ennesimo di una serie che i meteorologi dicono continuerà per tutta l’estate. Le precipitazioni succedutesi nelle ultime settimane stupiscono per frequenza e violenza e ricordano i monsoni tropicali. Non siamo di fronte ai banali acquazzoni estivi e a dimostrarlo sono i gravi danni che si registrano dopo ogni precipitazione. La pioggia e le raffiche di vento hanno seminato anche sabato una scia di devastazioni. E ieri in diverse zone della città si potevano ancora notare gli effetti del nubifragio.
A Cavoretto il vento e la pioggia hanno fatto crollare parte della guglia del campanile della parrocchia, chiusa fino alla definitiva messa in sicurezza. Rispetto ai nubifragi del 13 e 16 luglio non si sono verificate frane ma strada Valsalice, strada del Nobile e viale Thovez si sono nuovamente trasformate in un torrente in piena e numerosi sono stati i locali allagati. «Da quando hanno rifatto il manto stradale, ogni volta che piove da strada Valsalice viene giù un fiume in piena – spiega Valeria Pramaggiore, titolare del ristorante Shizen in viale Thovez – sabato in pochi minuti il mio ristorante si è allagato.
I particolari su CronacaQui in edicola il 12 luglio