«Quando mi hanno spinta dentro casa ho avuto paura e mi è tornato in mente quel film: “Arancia Meccanica” », dice così, in lingua inglese, A.P., 40 anni, domestica filippina. Ieri pomeriggio è stata aggredita ed è finita al Mauriziano. Non ha riportato ferite ma lo shock è stato grande. Da anni aveva trovato lavoro presso una famiglia che vive in una villa d’epoca in collina e lei, ieri, era sola. Il suo racconto lo riporta il padrone di casa. « Ha sentito suonare alla porta, si è affacciata. C’erano tre ragazzi con i volti coperti da passamontagna. Uno era armato di pistola. L’hanno aggredita e una volta spinta in casa, legata con il nastro adesivo».
La domestica è stata immobilizzata, aveva mani e gambe legate e, sempre secondo il racconto della donna, i tre malviventi ( « erano certamente italiani») le hanno arrotolato il nastro anche in testa, passandoglielo sugli occhi. «Sono stati momenti di terrore, non finivano mai anche se, in realtà, quei tre se ne sono andati via quasi subito». Un giallo.
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