Ritorna in auge l’idea di far pagare una tassa sul turismo ai visitatori che scelgono il Piemonte come meta per alcuni giorni di villeggiatura. La proposta è stata rispolverata ieri dall’assessore alla Cultura, Alberto Cirio, in uno scambio di battute con Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom torinese. La sintesi è un progetto di riscossione che veda impegnato pubblico e privato: il primo interessato a reperire fondi da investire nella promozione del settore turistico, il secondo poco propenso a costringere i propri clienti a pagare un obolo in più.
Sul versante finanziario, l’interesse della Regione è evidente. Se una tassa di 3 euro venisse applicata ai 15 milioni di turisti che, secondo Cirio, avranno raggiunto il Piemonte alla fine del 2011, l’introito potenziale sarebbe di 45 milioni di euro. Abbastanza per raddoppiare il budget che la Regione destina al settore ogni anno. Ma anche ragionando sui 4 milioni di turisti che nel 2010 che hanno trascorso alcuni giorni di vacanza ai piedi delle Alpi, la raccolta sarebbe sufficiente a raddoppiare i fondi destinati alla promozione del settore.
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