È da brivido il bilancio definitivo dei feriti tra le forze dell’or dine: 204 persone. Medicati o finiti al pronto soccorso del Cto (ospedale scelto per il piano di emergenza sanitaria scattato domenica): 139 poliziotti, 47 carabinieri, 17 finanzieri e un appartenente al corpo Forestale.
«In 24 anni di servizio non ho mai visto nulla del genere, volevamo farci del male. Volevano solo attaccarci, non gli interessava niente altro». A parlare, il giorno dopo, è uno dei carabinieri feriti, maresciallo nel battaglione Lombardia, inviato a Chiomonte per proteggere il cantiere. «Di manifestazioni ne ho fatte tante, ma una cosa del genere mi mancava. Ho subito chiamato i miei genitori: sono anziani ed erano preoccupati. Non gli ho detto che ero stato ferito. Anche i miei colleghi hanno chiamato casa, sapevamo che la tv stava trasmettendo la battaglia e molti quando hanno risposto piangevano, avevano paura per noi».
Il sottufficiale ha riportato una distorsione alla caviglia sinistra e una brutta botta al braccio destro. «Ma per un po’ ho continuato a lottare al fianco dei miei compagni. Quando sei in quella situazione è l’adrenalina a tenerti su, non senti neanche la paura, quando pensi anche a moglie e figli che hai lasciato a casa».
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