I preparativi sono completi: ci sarà anche il campeggio abusivo nel cuore di Torino. E l’allarme per la manifestazione No Tav di domenica prossima è altissimo. Il «NoWay Squat» della Tesoriera, la vecchia casa del custode del parco occupata da circa tre settimane sarà la base logistica e il centro d’accoglienza per una parte dei militanti No Tav che domenica marceranno in Valsusa. La notizia è comparsa ieri pomeriggio sul portale dell’antagonismo Indymedia, poche ore dopo le preoccupazioni espresse dall’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, sul «pericolo di infiltrazioni di black bloc e anarchici provenienti da mezza Europa».
«Per chi volesse pernottare in tenda sabato o anche da prima in città, a Torino, prima di salire in Valsusa, è possibile approfittare del grande prato del NoWay Squat», si legge in un commento in calce al programma della manifestazione. «I rappresentanti istituzionali ad ogni livello devono invitare le famiglie valsusine a non prendere parte alla manifestazione No Tav di domenica prossima», ha scritto invece Bonino, di ritorno dall’incontro con il sindaco di Chiomonte, Renzo Pinard, il vicesindaco Ollivier e il comandante della stazione locale dei carabinieri.
Le parole dell’assessore sono dirette ai sindaci, ma soprattutto alle famiglie che vogliono partecipare alla manifestazione con intenzioni pacifiche. «Il rischio – scrive – che questi gruppi di professionisti della violenza possano inquinare la marcia pacifica, provocando ad arte scontri con le forze dell’ordine, è elevato. Ognuno deve fare la propria parte e con senso di responsabilità agire per evitare che i valsusini animati da sinceri intenti pacifici possano essere coinvolti in episodi di violenza. Separare i violenti dal resto del movimento è impossibile, bisogna rendersene conto: dove ci sono i black bloc non ci possono stare le persone perbene».
L’articolo di Andrea Gatta ed Enrico Romanetto su CronacaQui in edicola l’1 luglio