«Se i cittadini conoscessero i dati sulle attività e prestazioni degli ospedali, i curriculum dei medici e acquisissero i dati relativi alle performance ospedaliere si compierebbe un passo in avanti verso il pieno riconoscimento del diritto alla decisione consapevole. Insomma, si capirebbe qual è la cura migliore per sé». Ospedali a confronto e specialità mediche sotto la lente di ingrandimento per un obiettivo importante: potenziare le eccellenze in campo medico ridimensionando, per contro, le specialità e i centri di cura che non stanno al passo con gli indici di performance richiesti dal Ministero della Salute. Claudio Zanon, commissario straordinario dell’Aress Piemonte, l’Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari del Piemonte, è con questi presupposti che apre domani al “Centro incontri” della Regione Piemonte il convegno intitolato “Conoscere=scegliere” pensato e dedicato alla conoscenza delle performance degli ospedali piemontesi. Un dato eloquente che misura il livello di qualità delle performance ospedaliere sono le morti e l’indice di morbilità. «I dati in Piemonte spiega Zanon – sono buoni e lo dimostra l’83% dei piemontesi che è soddisfatto della sua sanità, secondo la fonte Ires. Senza contare poi che i nostri reparti offrono livelli di cura al pari di Francia e Germania. Tuttavia esistono ancora delle discrepanze in alcune attività legate a pratiche chirurgiche».
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