A terra c’è solo una piccola macchia di sangue. Minuscola. Da pensare che qualcuno si sia tagliato un dito. E invece quello è il sangue di una ragazzina di appena 15 anni che lì, su quel marciapiede al confine tra Lucento e Vallette, è morta con la gola squarciata da un vetro mentre giocava con i suoi amici.
Alla sua agonia hanno assistito impotenti sia loro che la mamma, disperati in attesa di un’ambulanza che sembrava non arrivare mai mentre la piccola Giorgia rantolava a terra, ferita a morte da un incidente banale e assurdo.
È successo tutto ieri pomeriggio, pochi minuti prima delle 18. Giorgia e la mamma vivono a San Gillio e ieri erano andate a trovare Aldo (il nome è di fantasia) e suo padre. Gli amici vivono in corso Cincinnato 256, proprio di fronte a un giardinetto stretto tra i due controviali. Un’oasi verde che era il punto di incontro per una piccola compagnia di adolescenti che vivono nel palazzo. E ieri il pomeriggio stava trascorrendo come tante altre volte: Giorgia e Aldo a giocare nel giardino con gli amici e i loro genitori in casa a chiacchierare. Ma un destino crudele aveva dato appuntamento a Giorgia proprio in quell’androne, in quello che sembrava il posto più sicuro del mondo.
L’articolo di Claudio Neve su CronacaQui in edicola il 14 giugno