Un organo delicato come un rene può essere non solo trapiantato, ma anche prelevato dal corpo del paziente, messo su “banco” per essere “riparato” e successivamente autotrapiantato sul paziente. È successo nelle sale operatorie dell’ospedale Molinette di Torino lo scorso marzo e a beneficiare di questo particolare intervento, primo in Italia, è stata una donna di 72 anni di Pinerolo, affetta da una patologia rara e che oggi sta bene e prosegue i controlli di routine del post intervento.
La donna, I.B., era affetta da circa un anno da un voluminoso aneurisma di uno dei rami profondi dell’arteria renale dell’organo sinistro, una patologia rara dei vasi, secondo gli esperti, la cui incidenza è pari a meno dello 0,5% ma con un altissimo rischio di morte per il paziente se si verifica la rottura dell’aneurisma.
Proprio per questo tipo di malattia è stato necessario prelevare l’organo per via laparoscopica, sottoporlo alla tradizionale “chirurgia da banco” per curarlo dall’aneurisma, e successivamente è stato autotrapiantato. Insomma, due metodi di intervento in campo: la nuova laparoscopia e la vecchia chirurgia da banco, con risultati eccellenti.
L’articolo di Liliana Carbone su CronacaQui in edicola il 9 giugno