È stata la volta di Vincenzo Sommese, interrogato per ore ieri dai magistrati inquirenti di Cremona che indagano su una serie di partite truccate. L’ex granata, che è agli arresti domiciliari, è stato accompagnato dal suo legale, l’avvocato torinese Enrico Calabrese.
Ed è stato proprio quest’ultimo, al termine dell’interrogatorio, a spiegare quello che Sommese avrebbe detto ai pubblici ministeri. «Il mio cliente ha fatto alcune ammissioni – ha detto l’avvocato – non tali però da poter dare una svolta alle indagini. D’altra parte, al momento, è molto complesso formulare giudizi su quest’inchiesta che è particolarmente complessa». Calabrese ha voluto sottolineare come: «Sia necessario distinguere comportamenti penalmente rilevanti da altri, magari censurabili, ma che non evidenziano alcun reato».
L’articolo di Marco Bardesono su CronacaQui in edicola il 7 giugno