È una partita su due tavoli quella che sta giocando in queste ore Sergio Marchionne. Da una parte è pronto a conquistare il 52% di Chrysler con l’esercizio dell’opzione per l’acquisto del 6% dal Tesoro americano e sta preparando la quotazione a Wall Street (l’Ipo), la via maestra – secondo il manager – per l’uscita del sindacato dei metalmeccanici Uaw. Dall’altra investirà 1,1 miliardi in Russia per costruire due fabbriche a Nizhni Novgorod, 400 chilometri a est di Mosca.
L’annuncio è stato fatto ieri un dirigente del ministero russo dello sviluppo economico, precisando che entro la fine della settimana sarà firmato un accordo. «Gli investimenti della Fiat arriveranno a 1,1 miliardi di dollari», ha dichiarato Dmitri Levcenkov, direttore del dipartimento delle zone economiche speciali del ministero, come riferiscono le agenzie russe. Secondo Levcenkov, la casa automobilistica italiana prevede di costruire una fabbrica di auto della capacità massima di 120mila vetture all’anno e uno stabilimento di motori
L’articolo di Filippo De Ferrari su CronacaQui in edicola il 2 giugno