Quando il suo fuoristrada bianco ha varcato per l’ultima volta il cancello di Palazzo Civico, Sergio Chiamparino si era fatto una promessa: «Da oggi potrò finalmente spegnere il cellulare mentre dormo». Evidentemente, però, la forza dell’abitudine ha potuto più dei buoni propositi. «E alla fine è rimasto acceso. Per fortuna nessuno mi ha chiamato».
Il suo primo giorno da ex, quello che CronacaQui ha premiato come il miglior sindaco dal dopoguerra a oggi lo ha trascorso riempiendo alcuni scatoloni di vecchi ricordi trovati per le stanze di casa. «Un po’ di lavoro pratico, insomma», magari anche per scacciare la nostalgia del distacco. «Commosso? Dai, dopo tutti questi anni ci può anche stare», ammette. Ma da uomo che ha dedicato buona parte della sua esistenza all’agone politico, Chiamparino si è dedicato anche a gettare un occhio ai risultati dei ballottaggi che hanno visto più o meno ovunque l’affermarsi del centrosinistra.
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