C’era una volta la Vecchia Signora al cui fascino nessun giocatore poteva resistere. Quella stessa signora che dopo la caduta negli inferi della B ha evidentemente perso tutto il suo fascino. Lo confermano i rifiuti arrivati in questi giorni: l’ultimo in ordine di tempo è stato quello di Totò Di Natale che alle gloriose strisce bianconere della Juve ha preferito quelle meno titolate dell’Udinese: « Il giocatore, nelle passate giornate, ha espresso il desiderio di valutare alcune offerte prevenutegli da parte di altre compagini, la più concreta delle quali dalla Juventus, e alla fine ha ribadito, coerentemente con quanto espresso nel corso degli ultimi anni, la volontà di restare a Udine», è stata una nota pubblicata dal club friulano. E se per Di Natale il no ora è ufficiale, l’addio a Diego (in Germania per visite e firme) è solo questione di ore. Dopo un’estate di tira e molla il brasiliano ha preferito tornarsene nella Bundesliga, da dove era arrivato, piuttosto che restare a Torino: «Ci siamo accordati con la Juve», ha affermato ieri Dieter Hoeness, dg del Wolfsburg. E così i bianconeri hanno dovuto virare su nuovi obiettivi, primo tra tutti Fabio Quagliarella del Napoli. Ieri, destino vuole, che nella sede bianconera di corso Galileo Ferraris ci fosse Giuseppe Bozzo, procuratore dello stesso Quagliarella e di Fabio Grosso: impegnato a trattare lo scambio del difensore di Chieti con Capdevila del Villarreal, Bozzo ha ricevuto anche la proposta della Juve che ha messo sul tavolo 5 milioni di euro per avere l’attaccante partenopeo in prestito (fissato a 10 milioni il riscatto). Il giocatore ha preso seriamente in considerazione l’ipotesi, visto che con l’arrivo di Cavani al Napoli il suo spazio si è ridotto notevolmente. Anche il Napoli, nel tardo pomeriggio, ha preso in considerazione l’offerta della Juve e l’ha accettata.[m.a.]