Controllare la protesta dei No Tav costa allo Stato 30mila euro al giorno. Lo sostiene il Sap (Sindacato autonomo di polizia) che nei prossimi giorni potrebbe farsi promotore di un’azione giudiziaria risarcitoria nei confronti dei manifestanti.
«Ogni giorno – spiega Massimo Montebove, consigliere nazionale del Sap – in Valle di Susa, 350 tra poliziotti e carabinieri formano un complesso sistema di sicurezza che serve soltanto a fare cassa di risonanza alle poche decine di soggetti, tra i quali appartenenti ai centri sociali ed estremisti ben noti. Forse – continua Montebove – se questi signori saranno toccati nel portafoglio comprenderanno finalmente che il dissenso legittimo non può costituire l’alibi per commettere reati». Il sindacato di polizia registra e amplifica le proteste delle centinaia di agenti che hanno presidiato Chiomonte giorno e notte e che hanno fatto da baluardo alle violenze di pochi estremisti: sassaiole, insulti, barricate.
L’articolo di Marco Bardesono su CronacaQui in edicola il 27 maggio