Si chiama Johnny, da pochi mesi ha compiuto quattro anni. Ha l’aria triste, è deperito, mostra gli occhioni sconsolati che fanno tenerezza. Se potesse parlare, si chiederebbe come mai deve passare tutto il giorno fermo in un angolino sotto i portici di piazza Statuto. Il suo sguardo chiede libertà, l’amore di una persona che gli possa regalare un’esistenza felice. Invece il suo padrone, Francesco, lo tiene al guinzaglio per non farlo scappare, in attesa che un passante mosso da compassione si fermi e gli regali qualche spicciolo. «Non ho un lavoro, non so come campare – spiega -. I pochi soldi che raccolgo mi servono per comprare qualcosa da mangiare per me e per il mio Johnny. Sono sicuro che si trova bene con me, non vorrebbe mai avere un altro padrone».
Alla faccia del nuovo regolamento per la tutela degli animali che è stato approvato prima delle elezioni dal consiglio comunale, le vie del centro si sono trasformate in un vero mercato. Per
L’articolo di Andrea Magri su CronacaQui in edicola il 27 maggio