Sergio Marchionne è arrivato al Museo dell’Automobile per la presentazione della nuova Lancia Ypsilon direttamente dagli Stati Uniti, dove ha restituito con sei anni di anticipo il prestito da 7,6 miliardi di dollari ai governi americano e canadese. Sul maglioncino dell’amministratore delegato e sul vestito del presidente John Elkann è in bella mostra una spilla con il logo Chrysler, la data del 24 maggio 2011 e la scritta “Paid”, pagato. «È per l’orgoglio – hanno spiegato – di aver raggiunto un risultato importante». «È un bel messaggio anche per l’Italia, è stato un successo collettivo, ed è il primo passo verso un’integrazione più forte tra Fiat e Chrysler», ha aggiunto Elkann. Un’integrazione che si fa anche più vicina: nel quarto trimestre Fiat conquisterà il controllo della casa di Detroit e potrebbe salire oltre il 51% prima dell’even tuale quotazione a Wall Street. Poi, dopo il 2012, si farà la fusione tra le due società e, dal primo giugno, i conti saranno consolidati. «Non ha senso – ha poi spiegato il manager del Lingotto tenerle separate, ma non è una questione immediata per il 2011. Non è una cosa che faremo a breve.
L’articolo di Filippo De Ferrari su CronacaQui in edicola il 26 maggio