Lo ha colpito in pieno petto con una coltellata che gli ha spezzato il cuore. È caduto con l’arma ancora conficcata nell’addome: così lo hanno trovato i carabinieri. Aveva lo sguardo vitreo rivolto verso il soffitto.
È l’epilogo di anni di violenze e minacce subìte da un uomo di 73 anni che ieri pomeriggio si è ribellato alle ultime angherie a lui rivolte dal figlio quarantenne e lo ha ucciso. Teatro del delitto uno dei “casermoni” del “Condominio Dora Baltea” di Banchette di Ivrea. Arduino Callegari, il padre omicida, aveva ancora in volto i segni delle botte ricevute dal figlio Andrea domenica pomeriggio e non ha più sopportato l’idea di dover soccombere, e così ha colpito. Lo andava ripetendo da tempo a vicini di casa, parenti e conoscenti: «Non ce la faccio più, mio figlio ha trasformato la mia vita in un inferno ma ciò che proprio non gli perdono è quel che ha fatto a Domenica ». Domenica è la moglie di Arduino, la mamma di Andrea che «per dispiacere è da tre anni ricoverata in un ospizio a Bosconero. Si è ammalata per colpa di mio figlio», ripeteva con sempre maggior frequenza Arduino.
L’articolo di Marco Bardesono e Valerio Grosso e altri particolari su CronacaQui in edicola il 24 maggio