Alle 6 del mattino era regolarmente in servizio, al lavoro già da un’ora presso l’unità di recapito di via Monteverdi 10, a Torino. Si trovava nell’area di carico e scarico della posta per verificare se fossero stati scaricati effetti postali, ha avvertito il rumore del motore di un furgone provenire dal cortile e si è avvicinato all’unica baia di carico in uso con serranda aperta. Ha percorso la rampa fino al bordo, all’improvviso e inaspettatamente la pedana ha ceduto e gli si è aperto il vuoto sotto i piedi. È caduto per terra, da un’altezza di poco più di un metro. Ha battuto con violenza contro l’asfalto con la zona lombo sacrale, procurandosi gravi fratture delle vertebre. Oggi ha difficoltà a camminare e l’Inail gli ha riconosciuto un danno biologico del 42 percento. La vittima di quella terribile caduta, un postino torinese di cinquantadue anni, ha denunciato nel frattempo Poste Italiane e ha chiesto un risarcimento danni di 850mila euro.
L’articolo di Giovanni Falconieri su CronacaQui in edicola il 12 maggio