«Orgoglioso e contentissimo di essere qui» . Alessandro Sgrigna è emozionato al suo arrivo a Torino e le sue prime parole in granata sono semplici ma sincere. Al suo fianco, in Sisport, c’è il ds Petrachi, evidentemente soddisfatto dell’acquisto, ma soprattutto di aver messo la parola fine ad una trattativa degna di una soap-opera per tempi e colpi di scena. Abbruscato è finito al Vicenza ( « Ma non era sul mercato. È andata così perché nelle trattative ci sono delle variabili, che in questo caso specifico si sono concretizzate » , spiega Petrachi a sua difesa), mentre Sgrigna ha firmato un accordo fino al 2013 coi granata. L’obiettivo promozione è chiaro, anche se non vedere il Toro tra le favorite incoraggia il fantasista: « È meglio così. Profilo basso e nessuna ansia, anche se è chiaro che lunedì col Varese dovremo subito vincere » . Sgrigna non si nasconde nemmeno parlando di obiettivi personali. È reduce da due stagioni da doppia cifra e allora si sbilancia: « Al Toro, in questo Toro, dovrebbe essere ancora più facile segnare. Qui ci sono grandi attaccanti e con Bianchi possiamo divertirci davvero » . Gli scaramantici fanno già gli scongiuri, l’ormai ex vicentino invece sogna la gloria: « Qui è sempre serie A, anche in B. Il numero di maglia? Ho scelto il 14, giorno di nascita di mia moglie Erica e mia madre, Annalisa » . Infine è il ds Petrachi a concludere la presentazione elogiando Sgrigna e il presidente Cairo: « Il giocatore ha avuto un ruolo importante nella trattativa, preferendo il Toro in B al Lecce in A. Il presidente invece è stato fondamentale, rientrando da Forte dei Marmi dalle sue vacanze per dare una spinta decisiva alla conclusione dell’operazione, giunta attorno alle 2.30 del mattino » . Un paio di ore di sonno, poi subito al lavoro: Petrachi al cellulare e Sgrigna in campo, a preparare l’esordio di lunedì sera.[ a. sca.]