Sono arrivati a bordo di quattro autobus in piena notte al centro militare della Croce Rossa “Teobaldo Fenoglio”. I 230 immigrati, per la maggior parte originari del centro Africa (Ghana, Togo, Sierra Leone) e qualche pakistano, sono in realtà solo “apripista”, visto che altri 600 profughi arriveranno durante il weekend o al più tardi all’inizio della prossima settimana. In totale, in Piemonte i rifugiati saranno 832: per adesso a Settimo, al Sermig, a Forno di Coazze e a Lemie. Ma nei prossimi giorni, dopo la ricognizione effettuata dalla Protezione civile, si aggiungeranno altre strutture, da quel che sembra comunque non a Torino. Per ospitarli e assicurare la loro sussistenza il Governo ha già assegnato alla Regione 415mila dei 5 milioni di euro stanziati a livello nazionale per l’emergenza, una cifra presumibilmente destinata ad aumentare con i prossimi sbarchi a Lampedusa. Anche perché, conti alla mano, la cifra non basterà a lungo e potrebbe esaurirsi già in un paio di settimane.
L’articolo di Andrea Bucci e Andrea Gatta su CronacaQui in edicola il 5 maggio