Aveva indicato in Ulisse Guichardaz l’assassino del figlio Samuele, aveva accusato di omicidio il guardaparco di Cogne pur sapendolo innocente. Annamaria Franzoni è stata riconosciuta colpevole di calunnia nei confronti del proprio ex vicino di casa e condannata dal giudice Roberto Arata alla pena di 1 anno e quattro mesi di reclusione. Otto mesi di carcere, con la sospensione condizionale della pena, sono stati invece inflitti al consulente svizzero Eric Durst, accusato di frode processuale per aver lasciato un’impronta digitale su uno stipite nella villetta in cui venne ammazzato Samuele Lorenzi. Con queste due condanne si è chiuso ieri il primo grado del processo Cogne bis. Ad assistere la Franzoni c’erano gli avvocati Paola Savio e Lorenzo Imperato, Durst era difeso da Cesare Zaccone ed Ezio Audisio.
L’articolo di Giovanni Falconieri su CronacaQui in edicola il 20 aprile