La parola fine a un giallo lungo quindici anni viene scritta poco dopo le 18 di ieri, quando i giudici della Suprema Corte di Cassazione respingono il ricorso presentato dall’imputato Paolo Stroppiana e rendono definitiva la condanna a 14 anni di reclusione per l’omicidio della logopedista Marina Di Modica. Per il filatelico della Bolaffi non c’è più nulla da fare, per lui si spalancano le porte della galera. Qualche minuto più tardi, Stroppiana viene fermato dalla polizia in corso Casale e trasportato in Questura, da lì trasferito poi alle Vallette. Si chiude così, con questo arresto, una vicenda cominciata la sera dell’8 maggio 1996, la sera in cui Marina sparì nel nulla. Resta solo un ultimo mistero ancora da chiarire, un’ultima domanda ancora senza risposta: dov’è sepolta Marina?
L’articolo di Giovanni Falconieri su CronacaQui in edicola